Anticipazione e Gestione dei Rischi
L’approccio imprenditoriale ai prezzi e alla sua gestione in relazione alla gestione del tempo
07-10-2021
Che cosa può fare un imprenditore per gestire al meglio il tempo all’interno della propria impresa? Intanto pensare alla sua digitalizzazione, nel caso in cui non abbia ancora preso in considerazione l’idea, perché con la digitalizzazione si risparmia tempo. Poi ci sono tutta una serie di attività che l'imprenditore è caldamente invitato a fare perché se non se ne fosse ancora accorto, gli effetti dell'aumento dei prezzi magari lo hanno portato ad accettare condizioni sfavorevoli, ad ingoiare qualche boccone amaro e magari trovarsi a produrre ora, ma accettando condizioni sfavorevoli che ricadranno sull’azienda fra cinque o sei mesi. L’imprenditore deve pensare adesso al 2022, sperando che non sia un anno problematico come il 2021 ma valutando preventivamente la possibilità di recuperare certi costi grazie ad un po’ di lungimiranza di vedute. Il tempo e la sua gestione diventano un bene prezioso. Ecco come CEDEC approccia a questo concetto.
Dimmi come gestisci i prezzi e ti dirò in che direzione vai…
A seconda della filiera nella quale un’impresa si trova a produrre, l’imprenditore è chiamato a dire una serie di sì oppure dei no ai fornitori o a un cliente. Per farlo è necessario possedere un’adeguata modalità per calcolare i prezzi di vendita. Solitamente, infatti, gli imprenditori ricorrono a l'escamotage del dire che “i prezzi vengono fatti dal mercato”. È l'argomentazione che viene utilizzata assieme al ricorso al passato: se lo scorso facevo questo prezzo - sostengono molti capitani d’azienda - bene o male sarà sufficiente aggiungere qualcosa a quel prezzo e le cose si sistemeranno da sole.
Questo approccio si riscontra molto più spesso di quanto si pensi, anche in quei casi in cui l’impresa ha avviato un percorso di consulenza.
Calcolare i prezzi giusti richiede un processo rigoroso ed energia mentale. E sovente gli imprenditori vanno per la loro strada quando in realtà fare un calcolo dei prezzi che si basi sui costi reali, e quindi su un metodo scientifico, potrebbe fare la differenza tra il successo e il dover affrontare delle conseguenze economiche pesanti alla fine dell'anno. Dover dire sì o no a un cliente o un fornitore vuol dire modificare in un certo senso il posizionamento dell'azienda sia nei confronti dei clienti che dei fornitori stessi. Il tema dei prezzi è molto importante. Ma non è il solo.
Le materie prime crescono. I costi aziendali sono gestiti in modo scientifico?
Esiste poi un tema di estrema rilevanza per l’imprenditore e coincide con l’aumento delle materie prime. Un evento che in molti casi si rischia di subire. In certe situazioni, infatti, le imprese incassano il rincaro ma non possono aumentare il prezzo di vendita. E quindi cosa fare? È necessario ricorrere all’ottimizzazione dei processi produttivi.
L’imprenditore ha bisogno in questo momento congiunturale di riflettere attentamente prima di imporre l'aumento del bene. Se se lo può permettere, non si presentano particolari problemi. Ma in caso contrario? Le cose si complicano e diventa necessario controllare con la lente di ingrandimento ogni dettaglio e pensare che, da una parte o dall'altra, ci sono costi che si possono limare, specialmente perché la maggior parte delle imprese non gestisce i processi in modo controllato ma si affidano al tran tran della quotidianità e del passare del tempo e degli anni.
Ovviamente si sta parlando di un target di produttori business to business, che producono componenti che vengono poi immessi in qualche processo produttivo successivo e che fanno parte di un sistema più grande. Un tessuto imprenditoriale che va dall’artigiano che produce mobili, piuttosto che il macellatore di una filiera di produzione e distribuzione o chi produce l'ingranaggio che si inserisce in una pompa. Fare dunque un prezzo in modo scientifico, in questo scenario, significa poter decidere se accettare una proposta che sia di acquisto oppure di vendita, oppure anche prendersi la libertà di non accettarla perché non conveniente.
Il valore della gestione del tempo quando le operazione lavorative ne richiedono di più
Dopo il lockdown, in regime di smart working, più in generale in questo new normal, le attività sono tornate a svolgersi ma richiedono più tempo. Soltanto qualche mese fa procedevano a ritmo più basso: il tempo diventa cruciale sia nella catena di montaggio sia nell'attività d’ufficio e di programmazione.
Dopo il ricorso allo smart working la gestione dei dati e dei documenti aziendali è cambiata: oggi conserviamo dati parzialmente a casa e parzialmente in ufficio, in parte su chiavette e in parte sui server o sulla posta di Outlook. E questo può avvenire in ambienti che hanno già avviato da tempo il passaggio alla digitalizzazione. Ma non tutte le imprese si trovano in questa condizione. In generale il concetto di smart sottende una latenza delle informazioni. Si fanno più riunioni, spesso meno produttive che in presenza e si perde più tempo. Cala l'attenzione delle persone ed in generale si perde efficienza.
Ci sono, in conclusione, sacche di tempo che poi l'imprenditore deve cercare di trovare perché è fuori discussione che gli aumenti dei costi vengano assorbiti in altro modo, e lo può fare con una revisione dei processi aziendali. Un’ottima occasione per rivolgersi ad un consulente affidabile e qualificato.