
Empowerment aziendale delle imprese: perché è così importante?
04-11-2021
È difficile trovare una definizione univoca del concetto di empowerment aziendale. Uno dei primi tentativi è stato fatto da Julian Rappaport (1981) che delinea l'empowerment come un processo sociale multidimensionale che aiuta le persone a raggiungere un maggior controllo sulla propria vita, permettendo di incrementare il potere delle persone, per fare in modo che utilizzino tale capacità nella loro vita, nella loro comunità, nei loro gruppi.
Anche per queste ragioni la responsabilizzazione diventa un importante aspetto dell’empowerment.
Ogni imprenditore si domanda come ottenere il massimo coinvolgimento di collaboratori e la risposta non è affatto semplice. Perseguire dunque il raggiungimento dell’empowerment aziendale significa puntare su un processo che può essere continuamente sviluppato e migliorato attraverso la leadership, i gruppi di lavoro, l’organizzazione e quindi la cultura organizzativa. In altre parole una “cultura empowering”. Scopriamo insieme perché l’empowerment risulti essere dunque così importante per un’impresa moderna, tracciando ed introducendo un clima di responsabilità di coordinamento e di lavoro, capaci di accrescere la cultura manageriale dell’impresa.
La cultura dell’empowerment in un’azienda moderna genera un positivo circolo virtuoso
L’empowerment aziendale e organizzativo si propone l’obiettivo di sviluppare una vera e propria “cultura empowering” costituita da collaboratori empowered, ossia pronti a rapportarsi con l’impresa e con le persone perseguendo la propria crescita personale e del gruppo di lavoro.
Si tratta di un modo di affrontare gli impegni contrapposto energicamente alla cultura del controllo, in cui il fattore umano genera competitvità e non problemi e capace di scommettere sulle persone e sulle loro potenzialità, perseguendo un clima di fiducia e di comunicazione reciproca e aperta, in cui trova naturalmente spazio l’apprendimento continuo.
È un approccio che stimola l’innovazione favorendo l’assunzione di nuove prospettive ed esperienze: stimola nuovi stili di comportamento che conducono a loro volta all’ottenimento, da parte dell’impresa, di risultati sorprendenti. Essi, se sostenuti e incoraggiati da parte dell’imprenditore e dell’organizzazione, non fanno che migliorare l’apprendimento, accrescendo l’autostima dei lavoratori che saranno ancora più propensi ad “empowerizzare” loro stessi e i colleghi. Si crea così un perfetto circolo virtuoso.
Una delle competenze più elevate di CEDEC è la capacità di comprensione delle dinamiche e dell’ambiente culturale di un’impresa. CEDEC lavora a fianco dei suoi clienti, per rafforzare la loro organizzazione al fine di mantenerla motivata, agile e funzionale. Come? Introducendo in azienda un clima di responsabilità, di coordinamento e di lavoro, che consente di disporre di un team focalizzato sugli obiettivi dell’impresa.
La competitività delle imprese rende l’empowerment aziendale realmente importante
A cosa si deve l’importanza dell'empowerment? Essenzialmente all'esigenza di rendere le aziende sempre più competitive, permettendo ai collaboratori la responsabilità di esprimere appieno il proprio potenziale. I collaboratori si realizzano professionalmente e al contempo generano valore per l’impresa per cui lavorano.
Il termine “empowerment” è stato usato in molti ambiti e dagli anni Ottanta del secolo scorso il concetto è entrato a far parte degli studi manageriali e organizzativi più specificamente legati al settore HR.
L’empowerment aziendale può essere osservato nella misura in cui le persone che lavorano in un’organizzazione adottano comportamenti nuovi e più efficaci, con un aumento di consapevolezza circa i propri talenti e una conseguente capacità generale dell’azienda di centrare gli obiettivi. Se l’imprenditore è in grado di creare le condizioni di maggiore responsabilità e motivazione nel gruppo di lavoro, i collaboratori prendono maggiormente l’iniziativa, e così facendo contribuiscono a fornire ai colleghi, ai clienti e agli altri interlocutori un servizio con performance più elevate: un’organizzazione empowered è vantaggiosa per i collaboratori ma anche per l’imprenditore. E soprattutto per l’impresa che si avvicina così all’eccellenza imprenditoriale.
Il passaggio ad un’impresa empowered è un obiettivo che si raggiunge per gradi
Resta un ultimo passaggio per ottenere un collaudato empowerment aziendale: ossia, come trasformare un modello organizzativo in cui l’imprenditore prende tutte le decisioni in uno in cui ogni collaboratore è in grado di proporre soluzioni in autonomia? È necessario arrivarci per gradi.
All’inizio del processo di empowerment aziendale è ancora l'imprenditore a prendere le decisioni principali, ma mettendosi all’ascolto e cogliendo suggerimenti e informazioni fornite dai componenti del suo gruppo di lavoro.
Ci sarà poi una fase intermedia che si può dire di discussione e confronto sulle attività da intraprendere con i collaboratori. In questa fase il leader avrà sempre l’ultima parola sulle decisioni, ma l’impresa è incoraggiata sul fronte del pensiero creativo e nelle innovazioni da proporre.
Infine, gettate le basi e definita la linea, il gruppo di lavoro può rendersi autonomo nelle decisioni che riguardano iniziative e attività da intraprendere per raggiungere gli obiettivi prefissati dall’azienda: sono i passaggi principali su cui si fonda l’empowerment aziendale. Un livello di autonomia che, negli ultimi tempi, è diventato essenziale nei contesti liquidi come la modalità di smart working e di lavoro agile.