Family Partner
Accompagnare la Famiglia Imprenditoriale nel passaggio generazionale
23-01-2020
I Consulenti CEDEC possiedono un’ampia esperienza e grazie alla loro prospettiva globale diventano parte integrante della squadra dell’azienda cliente. Sono abituati a lavorare a fianco dell’imprenditore e dell’imprenditrice, per sviluppare i loro progetti, con un continuo confronto per individuare le necessità personali ed aziendali. Ogni soluzione è adattata alla realtà, alle risorse e agli obiettivi di ogni imprenditore. È un piacere ed una soddisfazione personale trovare con loro il giusto percorso e raccogliere i loro apprezzamenti per il lavoro svolto insieme. Il successo delle nostre missioni proviene dalla realizzazione dei sogni degli imprenditori, ascoltando e comprendendo le loro problematiche per una vincente trasformazione d’impresa. Il nostro lavoro è la condivisione degli obiettivi e le specificità di ogni cliente, accompagnando con metodologia e soluzioni adeguate ogni contesto aziendale ed imprenditoriale. Passione, competenza, altruismo manageriale, sono termini che definiscono il DNA dei nostri Project Manager ed Assistenti Manageriali, in tutti gli interventi di Consulenza e periodi di Mentoring Esecutivo. Professionisti che affrontano ogni giorno le sfide delle aziende clienti, come qualcosa di proprio, con la consapevolezza di essere sempre all'altezza delle aspettative, depositari dell'esperienza e conoscenza di direzione e gestione d'impresa. Le sfide e il raggiungimento degli obiettivi definiti insieme fanno parte della nostra filosofia aziendale.
Il processo del Family Partner di Cedec inizia nel rispetto della filosofia e della cultura che sono alla base delle fondamenta di ogni imprenditore. Continua poi adattando queste fondamenta ad una gestione moderna, sicura e professionale, in grado di garantire l'obiettivo finale dell'impresa familiare: offrire ai membri della famiglia un futuro sereno e positivo.
L’approccio di Cedec si basa su una conoscenza estremamente approfondita della dinamica famiglia-impresa: siamo esperti del tema dal 1965. La nostra lunga e proficua esperienza nei processi che governano l’impresa familiare ha portato molte aziende di famiglia italiane ad affidarsi a noi nelle fasi cruciali della loro vita professionale e privata.
A questo proposito, uno dei momenti più importanti nella vita di una azienda è sicuramente il passaggio generazionale, perché implica il trasferimento da una generazione all’altra di un vero e proprio patrimonio di know-how e di competenze gestionali, acquisite in anni di esperienza.
Due livelli di azione
Il passaggio generazionale standard si estrinseca su due livelli: quello giuridico e quello organizzativo, gestionale. Il primo si riferisce al trasferimento delle quote, o azioni, dalla generazione senior (l’imprenditore), alla generazione junior (figli, nipoti, ecc.) e ai patti di famiglia. Il passaggio organizzativo e gestionale, invece, si riferisce al trasferimento del potere, per quanto riguarda la conduzione gestionale (o la guida) dell’azienda. E’ evidente che questo secondo passaggio è molto più rilevante e complicato di quello giuridico, in quanto contempla valutazioni sia ad un livello personale sia ad un livello aziendale degli attori coinvolti, in riguardo alla chiara definizione dei loro obiettivi, per la formazione e per il tutoring. Il percorso è naturalmente tracciato da una progettazione organizzativa a 360 gradi, affinché si possa sviluppare nelle migliori condizioni.
Alla luce di questa tipica evoluzione, molte realtà si domandano perché un imprenditore, anche di successo, dovrebbe avere l’esigenza di ricorrere ad una società di consulenza, per impostare, programmare e gestire il passaggio generazionale all’interno della sua azienda.
Il ruolo di una società di consulenza
La risposta è, quasi sempre, la medesima: un imprenditore, seppure attento e capace, non può gestire il passaggio generazionale con equilibrio e freddezza, come sarebbe necessario, perché esso incide profondamente su aspetti molto personali, intimi e psicologici, in situazioni condizionate da rapporti incrinati e da retaggi del passato. L’imprenditore infatti, per poter gestire la transizione in autonomia, dovrebbe riuscire a scindere il suo duplice ruolo di capo d’azienda e di figura familiare senior di riferimento (quali ad esempio, un padre o uno zio). Egli dovrebbe, quindi, gestire ogni fase prevista, senza lasciarsi coinvolgere sotto il profilo emotivo: si tratta di una condizione pressoché impossibile. Una figura terza, non emotivamente coinvolta, è invece in grado di impostare il passaggio generazionale al meglio.