Zordan: da bottega artigiana a Società Benefit di rilievo internazionale

Dalle Venezie, l’esempio concreto di un nuovo modo di fare impresa che offre una prospettiva positiva sul futuro.
L’innovativo percorso dell’azienda Zordan – dal 1965 ad oggi – è raccontato da Andrea Bettini nel libro “La giusta dimensione – Storia di un’impresa che ha saputo evolvere senza perdere di vista valori e persone” (FrancoAngeli) che sarà presentato in anteprima a Milano giovedì 8 giugno presso la libreria Lirus.
E’ una vera e propria metamorfosi quella di cui è stata protagonista l’azienda vicentina Zordan che, da piccolo laboratorio di falegnameria, si è evoluta negli anni sino a diventare uno dei principali player nella produzione di arredamento per i negozi monomarca dei più qualificati brand del lusso (tra cui Bulgari, Ferragamo e Van Cleef & Arpels).
Cedec ha affiancato l’imprenditore in molte delle fasi e nelle decisioni critiche che l’azienda ha attraversato.
Con oltre 50 anni di know how alle spalle, la Zordan deve il suo successo all’impostazione di un efficace modello di business – il cui leitmotiv di fondo è il rigoroso e costante controllo di gestione – fondato su alcuni imprescindibili cardini: non solo la filiera produttiva che coinvolge un’articolata rete di maestri artigiani con la quale l’azienda condivide standard e competenze, ma anche la tensione alla qualità, l’estrema attenzione alla sostenibilità (ambientale e sociale), la profonda cura delle relazioni umane e infine l’impegno formativo continuo. In sostanza, si tratta di un modello di business basato sullo humanistic management e perciò in grado di mantenere l’uomo al centro, favorendo lo sviluppo della comunità locale attraverso l’educazione e la bellezza.
Realtà virtuosa con una chiara visione del futuro, la Zordan ha negli anni sapientemente gestito anche il passaggio generazionale, superando la dimensione familiare a adottando uno strumento giuridico di tipo anglosassone – il Trust – per impedire che la solidarietà di sangue avesse la meglio su meritocrazia e competenza.
Risultato di una nuova stagione dell’imprenditorialità caratterizzata dal rifiuto di un modello fondato sullo sfruttamento (della natura e dell’uomo) e dallo sforzo di dare un senso più elevato all’attività di impresa, la Zordan è stata inoltre una delle prime aziende in Italia (la prima in assoluta nel suo settore) a diventare B CorpTM – impresa for profit che si prefigge volontariamente scopi di carattere sociale, sostenibilità e trasparenza – trasformandosi in Società Benefit.
Questi ed altri ingredienti alla base del successo dell’azienda vicentina – che ha concretizzato nel 2016 un volume d’affari di quasi 16 milioni di euro, con un Ebitda di 2,2 milioni di euro, un risultato netto di 1 milione di euro e una posizione finanziaria netta di 2,7 milioni di euro – sono raccontati dallo storytelling specialist Andrea Bettini nel libro “La giusta dimensione – Storia di un’impresa che ha saputo evolvere senza perdere di vista valori e persone”, con prefazione di Stefano Zamagni e postfazione di Paolo Gubitta. Edita da FrancoAngeli all’interno della collana Romanzi d’impresa, l’opera sarà in libreria a partire da metà giugno ma verrà presentata in anteprima a Milano presso la libreria Lirus il prossimo 8 giugno.