Il flusso di cassa: un importante indicatore

27-05-2015

Team CEDEC

Un’area spesso poco gestita all’interno delle PMI è quella finanziaria ed al suo interno in particolare spesso viene trascurato un indicatore importante quale il flusso di cassa, ponendo invece grande attenzione al margine (sia lordo che di contribuzione) ed ovviamente al risultato (operativo o netto). 

Ora, il controllo dei margini e dei risultati è certamente fondamentale, tuttavia in questi ultimi anni ha assunto fortissima rilevanza la capacità di comprendere ed utilizzare al meglio la gestione finanziaria aziendale, di cui uno degli indicatori cardine è proprio il flusso di cassa.  

Il calcolo del flusso di cassa 

Come possiamo calcolarlo e soprattutto utilizzarlo a fini gestionali? In primo luogo si parte dall’esame del rendiconto economico, che dev’essere in forma scalare e riclassificato (a valore prodotto o a costo del venduto, in accordo con l’attività aziendale). Dalle voci di rendiconto possiamo calcolare innanzitutto la differenza fra costi e ricavi monetari della gestione corrente. Questa differenza si può facilmente ottenere partendo dal reddito operativo, aggiungendovi il valore degli ammortamenti e sottraendo quello delle imposte: otteniamo così un valore che viene definito “Flusso di circolante”. 

Questo flusso non coincide con il flusso di cassa perché non tiene conto delle eventuali variazioni del capitale circolante netto, variazioni non rilevabili dall’esame del conto economico. Dobbiamo dunque esaminare anche lo stato patrimoniale per poter arrivare al vero e proprio flusso di cassa. In particolare, dobbiamo calcolare la differenza fra attività correnti (attivo a breve più magazzino) e passività correnti (ovvero indebitamento a breve), ad inizio e a fine esercizio: la corrispondente variazione (positiva o negativa) rappresenta la variazione di capitale circolante netto intervenuta nel corso del periodo. 

L’importanza pratica del flusso di cassa 

A questo punto, al flusso di circolante aggiungiamo la variazione negativa (o sottraiamo la variazione positiva) del capitale circolante netto ed otteniamo così il “Flusso di cassa” corretto. 

Tuttavia spesso capita di sentir chiamare flusso di cassa quello che in realtà è il flusso di circolante: perché è importante aver ben presente la differenza fra i due? Perché il flusso di circolante rappresenta l’autofinanziamento potenziale dell’impresa, in quanto non considera i costi e i ricavi che non hanno avuto un’effettiva manifestazione monetaria nel corso dell’esercizio ma si sono trasformati in variazioni del capitale circolante. Il flusso di cassa, tenendo invece conto anche di tali variazioni del capitale circolante netto, rappresenta l’autofinanziamento reale dell’impresa, ovvero la liquidità effettivamente a disposizione dell’impresa a seguito della gestione corrente. 

E’ importante notare che il flusso di cassa ha un’enorme rilevanza pratica, in quanto misura il livello di “indipendenza” della società dal sistema creditizio, ovvero la sua capacità di generare autonomamente risorse da destinare agli investimenti ed in generale al finanziamento delle attività.  

Primo step: introdurre un budget finanziario 

Quanto ciò sia importante lo sa bene ogni imprenditore che si trovi ad esaminare il reale costo del denaro che l’azienda prende in prestito: gli oneri finanziari relativi sono ossigeno sottratto all’impresa, in un contesto economico che non permette più di sostenere periodi di “apnea”. 

Consigliamo quindi di iniziare a riflettere su questi concetti: ancora meglio sarebbe iniziare ad introdurre in azienda, senza improvvisare ma con l’aiuto di professionisti esperti, un budget finanziario (coerente con quello economico e le previsioni di investimento) da utilizzare come strumento di controllo nel corso dell’esercizio: i benefici tangibili non tarderanno a manifestarsi! 

 

Ti potrebbe interessare

La gestione dell’impresa migliora con un buon inventario

Team CEDEC

18-11-2020

La gestione dell’impresa migliora con un buon inventario

La gestione dell’impresa migliora con una buona organizzazione aziendale. Organizzare al meglio le attività, gli spazi, le mansioni e tutto ciò che ne deriva  è essenziale per ottenere risultati migliori. In particolare, le imprese devono strutturare bene la loro organizzazione interna, le loro relazioni con i clienti e con gli utenti e naturalmente i loro beni. Per...

Rendiconto finanziario: uno strumento essenziale per le PMI

Team CEDEC

27-05-2015

Rendiconto finanziario: uno strumento essenziale per le PMI

In questo periodo di crisi economica è più che mai sentita la necessità di monitorare i flussi finanziari delle imprese e di evidenziarne le dinamiche impostando un rendiconto finanziario. Questo per almeno due ordini di motivi. Primo, dal punto di vista gestionale, è piuttosto frequente che imprese che hanno situazioni patrimoniali ed economiche soddisfacenti, si...

Iscriviti alla nostra newsletter!

Riceverai mensilmente notizie sulla gestione strategica imprenditoriale e storie di successo dei nostri clienti.