Come la gestione dei rischi aiuta le aziende a superare le crisi

Che cos'è la gestione del rischi di un’impresa? La definizione da manuale parla della gestione dei rischi come un processo sistematico e iterattivo composto fondamentalmente da quattro passaggi: il primo quello di stabilire obiettivi di gestione del rischio con un piano del rischio. Il secondo di valutare, identificare e analizzare il rischio. Il terzo passaggio, una volta identificato il rischio, è quello di trattarlo, pianificando e implementando le risposte necessarie. L’ultimo quello del controllo, ovvero monitorare i risultati ottenuti, accrescere la comunicazione e migliorare così l’efficacia della gestione del rischio nel suo complesso. 

Si tratta di una pratica che, se applicata nel modo corretto, può aiutare le aziende a superare le crisi interne o esterne con cui è chiamata a confrontarsi.  

L'obiettivo della gestione del rischio è infatti quello di aumentare la probabilità che un asset o un progetto raggiungano gli obiettivi prefissati. Ogni deviazione rispetto al piano previsto può essere un evento potenzialmente negativo e pericoloso.  

Una sfida chiave nella pianificazione del rischio di un’azienda è quella di avere consapevolezza dei concetti di rischio e delle azioni preventive possibili, indipendentemente dal fatto che siano implementate o meno. 

Vediamo in termini pratici qualche vantaggio per le imprese, partendo però dall’analizzare gli elementi di crisi. 

Le crisi aziendali: da dove provengono le minacce per le imprese 

Le crisi che colpiscono le aziende possono derivare da molteplici minacce. In linea di principio gli eventi negativi che vanno presi in seria considerazione come potenziali rischi possono essere molteplici: disastri naturali o epidemia (come è stato il covid-19), ma anche sabotaggio o attacchi di hackeraggio dei sistemi informatici. Ci sono poi minacce interne riconducibili all’errore umano dei dipendenti o dei manager oppure a guasti tecnici non previsti che possono condizionare la produzione o la sua qualità. 

Scendendo più in profondità si trovano quelle minacce che sono meno prevedibili come la mancanza (o carenza) di innovazione e aggiornamento specie per quelle imprese che operano nel campo dei settori tecnologici. Oppure come crisi dettate da errate strategie di comunicazione, magari non allineate con la necessità del brand come campagne fuorvianti o addirittura sbagliate.  

CEDEC offre un servizio di risk management evoluto per accompagnare le imprese verso una gestione sicura 

I cicli economici per le imprese sono sempre più rapidi. L’evoluzione dei mercati e l’insorgere di nuovi modelli concorrenziali possono provocare situazioni di rischio in aziende consolidate che, fino a quel momento, non avevano mai preso in considerazione il rischio. 

In un ambiente altamente volatile, anche solo una singola omissione o carenza strategica può portare un'impresa familiare in uno stato di crisi.  

L’attività di gestione dei rischi, o risk management, è molto complessa, e questo aspetto non aiuta le imprese, in autonomia, a comprendere la crisi e a cercare eventuali vie d’uscita. L'agilità e il tempismo, con i quali si anticipa il progresso, sono fattori chiave per il successo dell’impresa familiare. 

Dal momento che non è semplice analizzare una serie di situazioni elaborate, società come CEDEC offrono un servizio di risk management evoluto, capace di valutare tutti i rischi e le minacce che possono interessare la permanenza e la solvibilità dell'impresa. Come è possibile intervenire con successo? Attraverso l'analisi dell'ambiente e del sistema di gestione operativa o finanziaria, per cominciare. 

CEDEC elabora schemi di previsione e prevenzione di minacce e quindi di potenziale crisi. In seconda battuta definisce le strategie da attuare e propone le alternative, mettendo in atto i processi di protezione necessari per la sopravvivenza dell’impresa in primo luogo e poi per guidare la transizione verso una gestione sicura ed efficace. Ma come farlo in concreto?  

Le fasi della gestione del rischio: come superare la crisi in 5 mosse 

Con esperienza e pianificazione è possibile superare le crisi e attuare una positiva gestione dei rischi. È evidente, per quanto detto sinora, che non esista una ricetta preconfezionata per scongiurare una crisi. Le soluzioni e i modelli sono frutto dell’esperienza e della professionalità del consulente. Tuttavia, ci sono almeno cinque punti chiave che in ogni gestione della crisi sono da affrontare. A partire dall’identificazione del rischio. 

I vari tipi di rischio identificabili possono essere molti, come visto. Una volta identificati, vanno documentati. Operazione necessaria per passare al secondo livello: l’analisi del rischio. Nel farla si valuta la probabilità che un nuovo rischio si verifichi tramite l'analisi dei fattori e la valutazione delle potenziali conseguenze. Proprio la valutazione del rischio interessa il terzo step: è il caso in cui vanno impiegati controlli interni e di analisi del rischio per stabilirne la portata. È una fase delicata che deve comprendere quale livello di rischio può essere accettabile per l'azienda e quali sono invece le minacce che vanno immediatamente affrontate. Ultimo passo, la mitigazione del rischio con l’implementazione di procedimenti di protezione. Questo è il passo essenziale per CEDEC, che dopo l’analisi è chiamata a mettere a frutto la propria esperienza stabilendo e delineando una strategia per rispondere efficacemente al rischio. 

Infine, ma non per importanza, dopo aver delineato la strategia migliore per l’azienda, con un programma totalmente personalizzato, interviene l’ultimissima fase: il monitoraggio del processo poiché le minacce e i rischi vanno sottoposti a un controllo continuo.